Alice Rudelli, Roberta Catania, Carlotta Bellantoni, Angelica Di Giorgio
La Disfunzione Erettile (DE) è un disturbo sessuale maschile che si caratterizza per la presenza di una notevole difficoltà nell’ottenimento dell’erezione durante l’attività sessuale, una marcata difficoltà nel mantenimento della stessa fino al completamento dell’attività sessuale, o una notevole diminuzione della rigidità erettile. Riguardo alla sua prevalenza, la DE è una condizione molto comune: può colpire tutte le fasce d’età, aumentando progressivamente in quelle più avanzate. Si stima che questa colpisca una percentuale che varia tra il 16% e il 22% (Mulhall et al., 2018).
L’erezione del pene dipende da quattro requisiti fisiologici (Simonelli, 2019) che prevedono la presenza di:
- un adeguato stimolo psicologico;
- un efficiente trasferimento dello stimolo nervoso dal cervello al pene;
- un’adeguata quantità di testosterone nel flusso sanguigno;
- una quantità di flusso sanguigno tale da rendere il pene eretto.
L’assenza di uno o più di questi requisiti può comportare la DE.
La DE può essere considerata un fenomeno multidimensionale, dove molteplici fattori (biologici, psicologici e sociali) concorrono nel determinarla e/o mantenerla. Rispetto ai fattori biologici, si annoverano patologie quali diabete, ipertensione e ipogonadismo. Tra i fattori psicologici, traumi infantili, esperienze sessuali passate insoddisfacenti e conflitti relazionali potrebbero giocare un ruolo chiave nel predisporre la persona all’insorgenza della DE (Rajkumar, 2015). Infine, i miti e stereotipi legati alla sessualità maschile (per esempio, la mancanza di erezione come segno di scarsa virilità) potrebbero rinvigorire la sofferenza legata alla DE e il senso di inadeguatezza (Simonelli et al., 2010).
Anche ansia e depressione sono associate alla DE (Nguyen et al., 2017). L’ansia può interferire con l’eccitazione sessuale, distogliendo l’attenzione dagli stimoli sessuali e inibendo di conseguenza il raggiungimento e il mantenimento di un’erezione. Allo stesso tempo, l’esperienza di DE può generare ansia riguardo alle prestazioni future e al mantenimento dell’intimità, contribuendo così alla comparsa o all’aggravamento della depressione. Inoltre, le disfunzioni sessuali più in generale possono essere considerate un “we-disease”, quando la persona è in relazione con uno o più partner. In altre parole, una difficoltà sessuale, come la DE, può coinvolgere anche i partner, generando ulteriore stress personale e stress relazionale (Althof et al., 2005).
La terapia della DE prevede l’utilizzo di un approccio integrato che, in base al caso specifico, può comprendere l’uso di farmaci, modifiche dello stile di vita e interventi psicosessuali individuali (e di coppia se presenti uno o più partner). L’intervento di uno specialista con formazione in sessuologia è importante per migliorare la salute sessuale e il benessere generale dei pazienti con DE, offrendo soluzioni pratiche e sostegno nel processo di recupero.