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Commento all’articolo: Sexual Behavior, Desire, and Psychosexual Experience in Gynephilic and Androphilic Trans Women

Commento all’articolo: Sexual Behavior, Desire, and Psychosexual Experience in Gynephilic and Androphilic Trans Women

Di Donato Rinaldi e Filippo Maria Nimbi

 

L’articolo descrive un interessante studio in cui vengono messi a confronto i comportamenti sessuali, i desideri e l’esperienza psicosessuale di donne trans ginefiliche (attratte prevalentemente da donne) e bisessuali, con donne trans androfiliche (attratte prevalentemente da uomini) al fine di valutare se tra i due gruppi ci siano differenze significative nell’espressione della sessualità. Lo studio ha come principale riferimento teorico la teoria di Blanchard (1989), il quale ha coniato il termine “autoginefilia” per riferirsi alla propensione di un individuo, biologicamente maschio, di eccitarsi sessualmente al pensiero o all’immagine di sé come donna. Alcuni autori considerano l’autoginefilia come una parafilia (anormalità psichica nella ricerca del piacere e della soddisfazione degli istinti, per lo più sessuali). Blanchard ritiene l’autoginefilia, a seconda dei casi, sia come un orientamento sessuale sia come una parafilia, poiché talvolta è vissuta in maniera egodistonica, ossia come un pensiero non voluto, intrusivo e doloroso. Secondo l’autore, esistono due tipi di incongruenza di genere nelle donne trans, classificate in base all’orientamento sessuale e questi due gruppi seguirebbero differenti linee di sviluppo: il tipo 1 “androfiliche” o “omosessuali” (da notare che il termine omosessuale si riferisce, in questo caso, all’attrazione per persone dello stesso sesso biologico) e il tipo 2 “non-omosessuale” che rappresenta tutti gli altri uomini biologici disforici (ginefilici, bisessuali e asessuali) che, a differenza del tipo 1, risultano essere principalmente eccitati dall’idea di essere donna. La teoria di Blanchard ipotizza che nell’incongruenza di genere nelle donne trans ginefileche o bisessuali vi sia uno spostamento della localizzazione dell’interesse erotico che da eterodiretto (ossia diretto verso altri individui) risulta essere autodiretto, ossia rivolto a se stessi. Alla base di questo spostamento viene ipotizzato un aumentato desiderio sessuale che, secondo alcuni studi, caratterizzerebbe solo le donne trans ginefileche e bisessuali.

La ricerca è stata condotta principalmente tramite l’utilizzo di due questionari: il Sexual Desire Inventory (SDI) e il Multidimensional Sexuality Questionnaire (MSQ). I risultati ottenuti non confermano l’ipotesi teorica di Blanchard di una profonda differenza nel comportamento sessuale, nel desiderio e nell’esperienza psicosessuale tra donne trans androfilche e donne trans ginefiliche e bisessuali. I dati dimostrano che, in linea con la teoria di Blanchard, esiste una moderata differenza tra i due gruppi, come ad esempio una maggiore frequenza di storie di autoginefilia nelle donne trans ginefiliche e bisessuali, ma l’impressione generale che emerge è che l’orientamento sessuale non risulta essere un buon predittore per il comportamento sessuale, il desiderio e l’esperienza psicosessuale nelle donne trans. Non sono, inoltre, state trovate prove a favore dell’ipotesi eziologica dell’autoginefilia, secondo cui sarebbe il risultato di un accresciuto desiderio sessuale esclusivamente nelle donne trans ginefiliche e bisessuali.

Data la complessità della sessualità e delle sue espressioni, che abbraccia e integra molte componenti differenti, quali il corpo, i sentimenti, le emozioni, le credenze, le esperienze passate e le fantasie future, gli esiti e lo sviluppo sono da considerarsi in maniera multifattoriale. Ricerche future atte ad indagare le differenze tra persone che presentano incongruenza di genere dovrebbero includere molte più variabili rispetto al solo orientamento sessuale come discriminante tra i gruppi. Il rischio più grande è che l’autoginefilia, anche quando viene vissuta in maniera egodistonica, se viene considerata una parafilia, rischia di rafforzare stereotipi e perpetrare pregiudizi eteronormativi e, come in questo caso, transfobici.

 

Fonte: Jelena S. Laube, Matthias K. Auer, Sarah V. Biedermann, Johanna Schröder, Thomas Hildebrandt, Timo O. Nieder, Peer Briken, and Johannes Fuss. Sexual Behavior, Desire, and Psychosexual Experience in Gynephilic and Androphilic Trans Women: A Cross-Sectional Multicenter Study. Journal of Sexual Medicine, March 2020. DOI: 10.1016/j.jsxm.2020.01.030