ISC

Vestibulodinia provocata: Ricercare o evitare il sesso?

Vestibulodinia provocata: Ricercare o evitare il sesso?

img-1Con il termine vestibulodinia, si intende una condizione caratterizzata da dolore nella parte introitale della vagina (vestibulo) per il quale non si individua una causa ed è stata definita dalla “Società internazionale per lo studio delle patologie vulvovaginali” (http://www.issvd.org/) come “Un dolore o fastidio cronico nell’area della vulva, caratterizzato da bruciore, dolore pungente, irritazione o escoriazione dei genitali femminili, in assenza di infezioni o malattie della pelle, tali da giustificarne i sintomi”. Può inoltre essere distinta in localizzata o generalizzata, provocata (da rapporti sessuali o altri elementi non sessuali) non provocata o mista (provocata e non provocata).

La vestibulodinia provocata è quindi un disturbo da dolore sessuale femminile, associato con difficoltà nella funzione sessuale e con una prevalenza stimata fra l’8 e il 12% è il sottotipo più frequente di vulvodinia.
Questo dolore cronico è inoltre associato frequentemente con significative comorbidità psicologiche tra cui la depressione, l’ansia e con una compromessa qualità della vita in generale.
In una ricerca sul comportamento sessuale e sulle sue conseguenze nella img-2relazione, alcuni ricercatori hanno trovato che per le coppie con vestibulodinia provocata, un approccio basato sulla convivenza con il dolore ricorrente, in grado di promuovere il coinvolgimento continuativo in attività ritenute importanti (es. comportamenti sessuali, ma non necessariamente dolorosi) potrebbe facilitare un’esperienza più ricca dell’intimità e degli aspetti piacevoli della relazione sessuale.
Inoltre, questo comportamento è risultato connesso con minore dolore, ansia e disfunzioni sessuali nella donna, come pure in una maggiore soddisfazione sessuale e in minori sintomi depressivi per entrambe i membri della coppia.
Tuttavia, molte donne con vestibulodinia provocata, non seguono queste raccomandazioni anche quando i loro partner si dichiarano disposti ad accettarle. Il pericolo in questi casi è che lo “sciopero sessuale” che spesso ne consegue, può limitare l’attività sessuale fra i partner e molto probabilmente impattare negativamente sulla soddisfazione sessuale di entrambi.
È stato anche osservato che i partner maschi delle donne con dolore vulvare provocato, riportano una comunicazione sessuale più povera, diminuita funzione erettile, minore soddisfazione sessuale e meno espressioni affettive all’interno delle loro relazioni rispetto alla popolazione generale. Inoltre, occorre considerare che, essendo il dolore della vestibulodinia provocata, spesso associato ad un contesto di intimità sessuale, i partner maschi sono costanti testimoni della condizione e posti nella posizione di responsabili e perpetratori del dolore. Questi vissuti riguardano ovviamente anche i partner che partecipano alle indagini e al trattamento e che potrebbero soffrire per il loro ruolo nella situazione.
Rosen e collaboratori, hanno recentemente condotto uno studio su 107 coppie canadesi in cui la donna soffriva di vestibulodinia provocata, indagando l’associazione fra ricerca ed evitamento delle attività sessuali e benessere psicologico, relazionale e sessuale delle donne e dei loro partner.
Dai risultati è emerso che le donne che riportavano i più alti livelli di evitamento delle attività sessuali, hanno anche riportato più bassi livelli di soddisfazione sessuale, minore soddisfazione relazionale ed anche più marcati sintomi depressivi. Inoltre, è stato osservato che il minore funzionamento sessuale si ripercuote in modo simile anche sulla soddisfazione relazionale dei partner. Mentre, le donne che hanno dichiarato i più alti livelli di ricerca delle attività sessuali, hanno anche riferito maggiore soddisfazione sessuale e relazionale e questa maggiore soddisfazione riguardava anche i loro partner.
img-4
Tuttavia, contrariamente alle aspettative degli autori, non è stata trovata un’associazione significativa, tra ricerca o evitamento della sessualità e i livelli di dolore femminile durante i rapporti. In conclusione, i dati scientifici più recenti ci spingono a riflettere sull’importanza di tenere in considerazione sia l’importanza di proteggere la donna dal dolore, sia di valutare l’effetto che l’astinenza sessuale può avere sul benessere della donna, del partner e della coppia. Infatti, se da una parte la prosecuzione dei rapporti sessuali dolorosi andrebbe ad esporre alla donna ad esperienze di dolore, associando la sessualità ad uno stato di malessere, dall’altra, la sospensione dei rapporti sessuali potrebbe creare uno stato di malessere sia individuale, sia relazionale. Per queste ragioni, è importante affiancare al controllo medico, un counseling psicosessuologico all’interno del quale comprendere le esigenze dei singoli e le dinamiche della coppia, al fine di addivenire ad una sessualità possibile e soddisfacente per entrambi.