Di Erika Picicco, Domenica Oriolo, Patrizio Spadoni
Le piattaforme di sex cam rappresentano un esempio di “sextech”, una fusione tra tecnologia e “intimità “che sta trasformando il panorama della sessualità umana nell’era digitale. Da siti come Chaturbate a piattaforme basate su abbonamento come OnlyFans, queste tecnologie offrono esperienze personalizzate che combinano erotismo, interattività e connessione emotiva, ma espongono anche a rischi significativi, tra cui censura, molestie, discriminazioni e violazioni della privacy.
La caratteristica distintiva di queste piattaforme è l’interattività. Gli utenti possono comunicare in tempo reale con i performer e personalizzare le esperienze attraverso richieste specifiche, creando un’illusione di autenticità definita “autenticità incarnata“. Questo approccio ha permesso di spostare il consumo di contenuti erotici da una fruizione passiva a una partecipazione attiva, in cui gli utenti diventano co-creatori di esperienze personalizzate.
Nonostante alcuni effetti positivi riportati da alcuni utenti, come ad esempio il miglioramento dell’umore, il sesso virtuale è percepito come meno soddisfacente rispetto a quello fisico. Uno studio del 2023 rivela che solo il 19,1% degli intervistati considera le esperienze in cam come “sesso reale”, mentre il 72,2% ritiene che manchino della dimensione fisica e delle emozioni proprie di un incontro in persona.
Le piattaforme di sex cam hanno visto un’espansione significativa durante la pandemia di COVID-19, periodo in cui la distanza sociale ha amplificato la domanda di intimità virtuale. Questi strumenti digitali offrono spazi sicuri per esplorare fantasie e desideri, riducendo i rischi associati a incontri fisici. Tuttavia, pongono anche interrogativi etici sulla mercificazione dell’intimità, e sulle possibili implicazioni psicologiche per gli utenti, che talvolta sviluppano attaccamenti emotivi profondi verso i performer, e possono essere esposti a fenomeni come la diffusione non consensuale di contenuti e l’uso illecito degli stessi.
Secondo Sherry Turkle, sociologa e psicologa autrice di diversi libri sulla vita dietro lo schermo, le interazioni mediate dalla tecnologia creano un’illusione di intimità che soddisfa i bisogni umani di connessione, senza però offrire reciprocità emotiva autentica. Questo dualismo è centrale per comprendere il successo delle sex cam: se da un lato colmano un vuoto emotivo, dall’altro evidenziano i limiti dell’intimità simulata.
In conclusione, le piattaforme di sex cam ridefiniscono le dinamiche della sessualità, offrendo un’alternativa che si affianca, ma non sostituisce, l’esperienza fisica. Il loro successo richiede un’analisi approfondita delle implicazioni culturali, psicologiche ed etiche, per comprendere come possano influenzare la società contemporanea e il modo in cui viviamo la sessualità.
Riferimenti:
- Ibisworld.com (2022). Industry market size statistics
- Jones, A. (2015). Embodied authenticity in webcam interactions
- Lemma, A. (2017). Intimacy in the digital age
- Litam, S. D. A., Speciale, M., & Balkin, R. S. (2022). Sexual attitudes and characteristics of OnlyFans users
- Milrod, X., & Monto, M. (2023). Is Sex Cam Use a Substitute for “Real Sex?” Attitudes and Experiences of Consumers Using AdultCamPlatforms
- Sætre, J. B. (2023). Performing Sexuality, Monetizing Intimacy and Branding the Self – An Analysis of OnlyFans Content Creators and Their Interactions with Subscribers
- Soneji, Ananta, et al. “I feel physically safe but not politically safe”: Understanding the Digital Threats and Safety Practices of {OnlyFans} Creators.” 33rd USENIX Security Symposium (USENIX Security 24). 2024
- Turkle, S. (2005). The Second Self: Computers and the Human Spirit