ISC

Sesso al tempo degli Smartphone: quando il desiderio è a portata di App

Sesso al tempo degli Smartphone: quando il desiderio è a portata di App

image
Forse non siamo tutti aggiornati sul tema “incontri virtuali”: le chat ed i siti di incontri hanno spopolato con Internet, ma oggi il modo di conoscersi online è leggermente cambiato. L’upgrade delle conoscenze virtuali (il 2.0, come si suol dire nel linguaggio tecnologico) è sbarcato sugli Smartphone grazie a delle variegatissime App (applicazioni). Non mi riferisco all’indispensabile Whatsapp, ma a qualcosa di più specifico: da qualche anno infatti spopolano App finalizzate alle nuove conoscenze e al divertimento sotto le lenzuola. Ne esistono di innumerevoli tipologie, volte a condividere e soddisfare i gusti e le
fantasie più diverse e recondite. La meccanica di fondo è sempre la stessa: mettere in contatto persone con affinità relazionali e/o puramente sessuali, il più vicine possibili fra loro. Si perché molte di queste App funzionano proprio localizzando e dando una distanza approssimativa delle persone online intorno a noi! Per questo alcune ricerche sull’argomento parlano dell’avvento del “sesso a km zero”, cioè vicino casa. Le App sono e restano anche in questo caso paradigma di rapidità: non c’è tempo di attesa, non c’è latenza, basta un tocco e sei collegato al contenuto che più ti interessa. Le usano adulti e ragazzi senza distinzione; basti pensare che nell’ultimo anno le App per gli incontri al buio sono cresciute del mille per cento nel nostro paese. Ma conosciamone alcune confrontando le loro peculiarità…
Tinder (principalmente indirizzata ad un pubblico eterosessuale) permette di individuare in un raggio di distanza variabile dalla nostra posizione le ragazze o i ragazzi in cerca si conoscenze.
image
L’app mostrerà una serie di volti, con età ed interessi. In questa schermata è possibile scartare o assegnare un cuore a ciascun profilo. Se anche l’altra persona assegna un cuore al nostro, viene attivata la possibilità di chattare privatamente. È una app molto famosa, tanto da aver creato negli USA il nomignolo “tinderslut” per definire le ragazze che lo adoperano, etichettandole come poco di buono (cosa che, da stereotipo, non stupisce affatto). Inoltre è stata al centro dei gossip olimpici a Sochi dove Jamie Anderson, campionessa di snowboard di 23 anni e tipica bellezza americana, ha dichiarato che nel villaggio olimpico Tinder veniva
usata molto dagli atleti per incontrarsi, data la mancanza di tempo fra una competizione e l’altra.
Pure è pensata per facilitare gli incontri a semplice scopo sessuale. L’applicazione permette di creare un profilo con un’immagine e di specificare se si preferisce ospitare o essere ospitati a casa. Un sistema per organizzare incontri di solo sesso con pochi click, senza preamboli e complicazioni.
image
Bang With Friends: Letteralmente “Fai sesso con gli amici”, nata come app di Facebook, riscosse immediatamente un grandissimo successo. Il funzionamento è
piuttosto intuitivo. Dopo aver effettuato il login si potrà accedere alle liste dei propri amici di Fb divisi per sesso e scegliere quelli con cui si vorrebbe avere una relazione occasionale (magari solo una notte di sesso e via). L’App non invia nessuna notifica alle persone scelte: solamente nel caso di interesse reciproco verranno inviate due mail (una a testa) per dare l’opportunità di intraprendere una “amicizia di letto”.
Grindr (Indirizzata ad omosessuali e bisessuali maschi) permette di visualizzare i ragazzi nelle vicinanze. Un pallino verde accanto alle foto indica quali profili sono online e pronti per chattare.
image
Di solito poco adatto agli incontri romantici e più indicato per concludere subito. Fondamentale la scelta del nickname e della foto, altre indicazioni si ricavano dalla scheda personale. Sulla stessa linea di Grindr abbiamo Bender, Hornet e tante altre. Uno spazio a parte è dedicato al mondo “ursino” (gli orsi o “bears”, nomignolo che indica omosessuali non in linea con lo stereotipo effemminato, depilato e spesso palestrato) che ha le sue applicazioni specifiche come Scruff e Growl, rendendo la ricerca ancora più dettagliata e categorizzata.
image
Dattch (indirizzata esclusivamente a donne omosessuali o bisessuali) è un’App britannica molto interessante perché creata su un versante più relazionale in modo da rappresentare lo stereotipo del rapporto che più caratterizza il mondo omosessuale e bisessuale femminile. Le utenti, prima di messaggiare fra loro hanno tutto il tempo che vogliono per
visionare le fotografie caricate dalle potenziali partner. L’immagine viene prima delle parole, e non si tratta solo di fotografie delle interessate, ma sono di ogni tipo (simili ad Istagram). Dattch comprende anche notizie e contenuti proprio come se fosse un blog. Inoltre lo staff si occupa anche di monitorare il servizio per bloccare eventuali uomini che potrebbero sgradevolmente tentare di infiltrarsi in un territorio destinato a rimanere off limits per loro. Altra app al femminile è Brenda, molto diffusa ma più simile a Grindr e Tinder.
image
Lulu è qualcosa di formalmente differente: essa dà infatti la possibilità alle donne di inserire una scheda per ogni uomo con cui si ha avuto a che fare sotto le coperte dando un voto generale alla prestazione e descrivendo per filo e per segno come sono andate le cose. Così, nel caso in cui il vostro prossimo lui fosse già nel database, potreste sapere in anteprima cosa aspettarvi da una notte di sesso con lui. Una specie di Sex and the city dell’era smartphoniana.
image
Invece per tenere traccia di tutte le volte che si fa sesso, come e con chi come in un diario (non troppo) segreto c’è Nipple. App interamente italiana, fa molto discutere: nata per dare una visione realistica di come la gente fa sesso grazie
all’aggregazione dei dati anonimi su base statistica per rispondere ad alcune domande sul sesso (Quanto sesso protetto si fa? Uso gli anticoncezionali? Che pratiche facciamo più spesso?…). Il risultato sono una miriade di icone stilizzate corrispondenti ad altrettanti atti sessuali, e una serie di opzioni per indicare il partner o i partner, il luogo, l’uso di gadget e simili (la App viene aggiornata man mano che gli utenti suggeriscono elementi nuovi). Il dubbio più grande, oltre discorsi di privacy e sicurezza è quello se il sesso si può ridurre a una serie di atti registrabili?
E queste sono solo alcune fra le più popolari e
diffuse. Passando alle considerazioni di rito, molti pensano che questo modo di incontrarsi abbia spento il romanticismo, mentre per altri ha dato una bella scossa alle possibilità di conoscersi e relazionarsi. Pensiamo ad esempio a chi si definisce come “timido cronico”, da oggi avrà una possibilità in più di ritrovare la ragazza che stava seduta al bancone del bar o il ragazzo con lo sguardo alla James Dean che faceva la spesa al supermercato.
Visto il poco tempo a disposizione nelle nostre giornate frenetiche, con questo tipo di “dating on line” viene ridotto al minimo l’errore di ricerca: ogni informazione viene catalogata fino al dettaglio
image
più insignificante, così da non rischiare brutte sorprese al momento dell’incontro. Ma rimane il dubbio che si sollevano con Nipple… Con le relazioni e la sessualità fin dove ci possiamo spingere nella catalogazione? È sicuramente interessante trovare persone che condividono i nostri interessi, ma forse può essere anche stimolante conoscere chi è un po’ diverso da noi ed esplorare qualcosa di nuovo.
Lasciando da parte discorsi di carattere etico e morale, cercare l’anima gemella o un’avventura piccante con un’App richiede qualche accortezza in più ed una disposizione d’animo aperta a varie possibilità:
ci si potrebbe trovare di fronte ad una serata divertente, ad una notte indimenticabile, alla storia di una vita, ma pure a delusioni, imbarazzo e magari qualche risata. Il sesso al tempo delle App ha però una regola principale da tenere sempre bene a mente: l’arma di seduzione può essere uno Smartphone o un sorriso, ma il buonsenso non va mai lasciato a casa. Quindi diciamo “no” agli appuntamenti in luoghi isolati, specie la prima volta, cerchiamo di essere chiari sulle nostre intenzioni e attenzione a non farsi aspettative troppo esagerate.