Questo articolo offre una rassegna ricca e sistematica delle strategie di prevenzione per le coppie sierodiscordanti. La coppia sta diventando una delle maggiori modalità di trasmissione dell’HIV, soprattutto in alcuni setting come ad esempio l’Africa SubSahariana, dove la maggioranza dei soggetti sieropositivi sono sposati o vivono in situazioni sentimentali stabili.
Gli Autori propongono informazioni aggiornate e raccomandazioni cliniche per il trattamento medico dell’HIV e per strategie educative ed il supporto psicosociale dei pazienti e dei loro partner. La bibliografia è particolarmente accurata, sottolineando i lavori di particolare interesse recentemente pubblicati. La prevenzione dell’HIV all’interno delle coppie sierodiscordanti viene descritta come comprendente una combinazione di strategie personalizzate per i loro bisogni, includendo il counselling di coppia, la condivisione dello stato sieropositivo, la terapia antiretrovirale per il partner infetto, la circoncisione per i partner maschi infetti, il trattamento delle eventuali concomitanti malattie sessualmente trasmesse e, potenzialmente, una volta definiti i test clinici e le linee guida, l’utilizzo della profilassi prima dell’esposizione (PrEP) da parte del partner non infetto.
La consulenza psico-sessuologica può assumere anche una funzione informativa per il partner sieronegativo, molto spesso non incluso nell’iter trattamentale intrapreso dal partner ma che può invece avere necessità di ricevere informazioni tecniche sulle modalità di contagio, sull’utilizzo efficace del profilattico e su come comportarsi in casi eventuali di rottura dello stesso o sui sintomi che potrebbero suggerire la fase acuta successiva al contagio, così da permettere una celere diagnosi. Va quindi enfatizzato il rischio di infezione in ogni rapporto sessuale non protetto, evidenziando la necessità di utilizzare precauzioni anche negli eventuali rapporti occasionali extra-relazionali. Alla coppia deve essere inoltre ribadita l’alta efficacia dei preservativi nel ridurre la trasmissione di HIV e di altre malattie sessualmente trasmesse, sottolineando come i profilattici possano aumentare il piacere sessuale diminuendo l’ansia relativa al rischio di contagio e di procreare, diventando così un simbolo di amore e di impegno per il benessere del partner.
Appare anche necessario valutare le intenzioni relative alla procreazione, discutendo le scelte contraccettive per quelle coppie che non desiderano avere figli e le strategie concezionali protette per le coppie che hanno il desiderio di procreare. L’articolo sottolinea il forte bisogno di incrementare il counselling di coppia per l’HIV. Gli Autori sottolineano inoltre l’importanza di pianificare una formazione specifica per i counsellor ed un training appropriato per i clinici al fine di valutare il rischio, facilitare la condivisione dello stato sieropositivo all’interno della coppia, discuterne gli effetti psicosessuologici e le strategie di fronteggiare il rischio di trasmissione del virus, indirizzando la consulenza alle sfide solitamente riscontrate dalle coppie sierodiscordanti. Inoltre, l’effettuazione del test dell’HIV da parte del partner negativo in una coppia sierodiscordante andrebbe in modo consistente incoraggiato nelle unità pubbliche di gestione dell’HIV
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